L’arpa classica o arpa moderna è lo strumento presente al giorno d’oggi nelle grandi orchestre.
Le forma e il meccanismo di quest’arpa è stato inventato nel 1810 da Sebastian Erard e arrivò a conclusione di molti tentativi, da parte di altri costruttori, che iniziarono i primi anni del 1700.
Fino a quel momento le arpe erano state perlopiù diatoniche, ovvero avevano un’intonazione fissa, come ad esempio le arpa a due o tre ordini. Con l’evolversi del gusto musicale si sentì la necessità di poter cambiare o alterare la nota rendendo più semplice la tecnica di esecuzione e senza staccare le mani dalle corde. Questo portò diversi costruttori a mettersi in gioco, studiando i meccanismi più disparati.
Il primo tentativo di arpa a pedali venne fatto agli inizi del 1700 dal tedesco Jacob Hockbrucker, con un sistema di tiranti azionava un meccanismo che alzava di un semitono la corda. Tutte le note con lo stesso nome venivano alterate. Era un sistema a grucce che però spostava anche la corda facendo si che non fosse più parallela alle altre.
Successivamente il francese Jean-Henri Naderman inventò il sistema ad uncini che attiravano le corde verso la parte interna dello strumento non alterando la distanza tra loro.
Poi fu il momento di George Cousineau che migliorò il sistema con le grucce facendo si che le corde rimanessero parallele. Aggiunse poi una seconda fila di pedali. Quando la corda era libera era in bemolle, con il primo pedale in bequadro e con il secondo in diesis
Infine arriviamo a Sébastien Érard che nel 1810 inventa l’arpa moderna con un doppio movimento dei pedali e un sistema a forcelle.
Agli inizi del 1800 tutte queste arpe ancora coesistevano tra loro.
Nel periodo romantico si prediligevano grandi sonorità quindi si preferì usare l’arpa nei salotti, soprattutto come strumento adatto ad accompagnare i canti e ricordare le arie d’opera famose all’epoca.
Nella musica da camera le pagine con l’arpa erano ancora rare.
Si incrementò a poco a poco l’uso dell’arpa nelle parti orchestrali fino a diventare quasi obbligatoria.
ALESSIA E L’ARPA CLASSICA
Con la mia arpa classica partecipo dal 2005 a numerosi concerti e manifestazioni artistiche e culturali o eventi privati in qualità di solista, in duo o in ensemble.
Il mio repertorio solista spazia da brani classici fino a brani contemporanei o arrangiamenti. Personalmente prediligo il repertorio francese del 1800 con compositori come Grandjany, Tournier, Hasselmans e Godefroid. Il suono dell’arpa si rende perfetto per differenti manifestazioni: dalle inaugurazioni di locali, alle presentazioni di libri, dalle feste private ai concerti aperitivo, fino ai concerti presso teatri o enti prestigiosi.
Come arpista solista ho esperienza anche per quanto riguarda la musica durante i matrimoni, sia civili che in chiesa, adattando il repertorio proposto in base alle esigenze e ai gusti dei futuri sposi. Inoltre posso proporre tre soluzioni di duetti che, nel corso degli anni, sono riuscita a consolidare sia come repertorio che come affiatamento con le mie colleghe: arpa e voce, arpa e violino e arpa e flauto.
Mi occupo inoltre dell’insegnamento tramite lezioni concerto nelle scuole o associazioni private e lezioni individuali, preparando anche gli allievi all’ingresso al Conservatorio o portandoli direttamente agli esami come privatisti.
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